La torta delle rose - Omaggio all'amicizia

Tutti conoscono e sanno fare questa torta. A casa mia ha un sapore particolare: il sapore dell'amicizia.
Prima di tutto perché mi è stata data tanti anni fa da una collega carissima, Milena, una di quelle colleghe che sa esserci anche quando non ci si vede, che sa di essenzialità, di verità e di cucina! Sì perché lei cucina, fa cose meravigliose all'insegna della semplicità e degli ingredienti più semplici: il burro, il latte, la pasta frolla.
E fa cose meravigliose a scuola. Lei sa capire cosa vale la pena dare ai ragazzi, sa camminare libera fra i vari programmi per capire cosa davvero serve cercare di infilare a tutti i costi nel bagaglio di quei bambini che per qualche anno fanno una parte del loro percorso di vita con noi. Lei sa fare magie con la matematica, sa raccontare la storia come fosse una favola e costruisce cartoncini deliziosi, semplici, belli, come la scrittura con cui li compone usando l'inchiostro verde.
Ma quello che mi nutre di lei è la sua amicizia, perché lei ti aiuta a ridimensionare le preoccupazioni, sa leggere oltre le righe e sa trovare il lato ridicolo delle cose e delle persone sciogliendo le tensioni in una bella risata che non riesce a contenere, nemmeno se siamo al collegio docenti!
Questa ricetta l'avevo trascritta subito su un vecchio pc perché non andasse persa.
Il pc in questione è più che obsoleto, il programma per la raccolta di ricette che avevo usato non è più compatibile con i nuovi strumenti ma la ricetta c'è ancora, stampata su di un foglio che ha raccolto burro e zucchero ogni volta che è stato consultato.
E sa ancora di amicizia perché questa torta piace tanto ad un amico, Diego che ha un solo difetto per quanto mi riguarda: abita lontano da casa mia e le volte che gliela porto, non è mai così fragrante come appena uscita dal forno.
Ma Diego ha pazienza e la sa apprezzare ugualmente.

TORTA DELLE ROSE 





500 g farina 00
1 cubetto lievito di birra
2 - 3 uova
80 g burro
80 g zucchero
latte se necessario

per la crema; 150 burro
150 g zucchero

Impastare tutto aiutandosi eventualmente con poco latte tiepido. Lasciar lievitare almeno due orette. Stendere la pasta con il mattarello e distribuirvi sopra, con l'aiuto di una spatola, la crema già montata con il burro morbido e lo zucchero. Arrotolare, tagliare a tocchi di circa 6 cm di lunghezza e sistemarli in uno stampo a piacere (io ho utilizzato dei piccoli stampi da plumcake) lasciando fra le varie rose un poco di spazio perché la loro lievitazione deve proseguire per almeno 30 minuti ancora. 
Cuocere a 180° per 30 minuti circa. 





Commenti

  1. Doppia meraviglia: l'amicizia, cosa rara e preziosa e questa torta che conosco, trovo eccellente, ma non ho mai fatto in questa che è la versione originale, farcita con burro e zucchero, ma con marmellata o crema alla nocciola, sempre buona ma questa è il top!!!E passare di qui è sempre bello, ciao!!!!!

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  2. Grazie ragazze ed è bello ricevere parole entusiasmanti come le vostre!

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  3. Cara Bianca, credo sia bello essere tua amica!
    Un abbraccio,
    Cri

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  4. Questa torta è resa ancora più buona per l'amicizia sincera che la racconta :)

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