Frise con la scarola

Nella mia scuola c'è una collega giovane, molto giovane, in gamba, molto in gamba, brava in cucina, molto brava, anche senza blog. Vanta un nonno pescatore e per lei il pesce non ha segreti.
Viene dal sole e non dalla nebbia della nostra pianura, e man mano che i mesi di scuola procedono, la vedi pian pianino appassire, soprattutto nei giorni di pioggia che lei cerca di esorcizzare con stivaletti di gomma coloratissimi ma  con lo sguardo là, dove tu non puoi sapere.
Una collega che quando scrive su Fb a volte scrive in lingua e non la capisci proprio ma lei ti traduce e ti introduce. Non mi si venga a dire che i giovani non sanno fare sacrifici per lavorare.
Ora invia foto luminose, si sta rigenerando facendo penetrare la sua terra e i suoi amori attraverso i pori della pelle, lo vedi che li sta assorbendo. E' praticamente in ricarica!
Poi a settembre tornerà per riprendere il suo posto, ti accoglierà con un sorrisone, continuerà a rivolgersi a te con pazienza (ma quanto ne sanno le insegnanti giovani!!!) nascondendo con maestria il compatimento che credo susciti la mia imbranataggine, quando per l'ennesima volta la chiamerò in soccorso, pacifica mediatrice dei miei litigi con il pc e il registro elettronico.
Cosa non darei per vedere il suo sorriso mantenersi tale per tutta la durata dell'anno scolastico!
Ma non sono io che ne ho le chiavi.
Posso solo esserci per farle sentire che un po' di sole può uscire anche da noi nordici e augurarle di tutto cuore  di tornare presto là dove amore e mare la fanno splendente.
A lei ho chiesto i segreti della scarola, a lei dedico questa veloce ricetta. Buona estate Marita.



FRISE CON LA SCAROLA






1 frisella media a testa
1 cespo di scarola
olio evo
2 spicchi di aglio
200 g acciughe fresche
olive taggiasche
1 cucchiaio di uvetta appassita
scorza di limone
1 cucchiaio di pinoli
olio di semi
farina
pomodorini 
foglie di basilico


Mondare la scarola e sbollentarla in acqua leggermente salata per 10 minuti. Strizzarla bene e ripassarla in una padella dove in due, tre cucchiai di olio evo profumati da uno spicchio di aglio, si sono fatte sciogliere 5 acciughe fresche giù pulite. Dopo pochi minuti unire qualche oliva tritata.
Fuori fuoco aggiungere l'uvetta precedentemente ammollata in acqua tiepida e mescolare bene tutto. Controllare la sapidità.
Tostare i pinoli tostati in una padella antiaderente.
Mondare le rimanenti acciughe e friggerle  in olio di semi dopo averle tamponate con carta da cucina e velate nella farina o nella semola.

Bagnare velocemente le frise sotto l'acqua, sistemarle sul piatto, completarle con la scarola tiepida e le acciughe fritte, una grattugiata di scorza di limone, i pinoli tostati.

L'altra frisa che si vede nella foto è stata  bagnata, strofinata con uno spicchio di aglio e completata con una dadolata di pomodorini tagliati e lasciati a profumare in frigo con un pezzetto di aglio, foglie di basilico e olio buono per almeno un'oretta.




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