Spaghetti al nero di seppia con cime di rapa e pomodori

Siamo all'ultimo giorno di questo 2016. Che dire? E' stato un anno buono? Un anno difficile? E' stato un anno. Un tempo regalato, un tempo riempito da tutto quello che ci fa umani: gioie, paure, dolori, attese, rabbie, solitudini, amicizie, affetti, miracoli nascosti nel quotidiano ma visibili ai nostri occhi.
Il mio 2016 è stato un anno buono, buonissimo e lo sarà sicuramente anche il 2017 perché ciò che rende buono ogni mio anno ha un volto e un nome, un nome fatto di tanti nomi: Armando, il regalo più grande, Elisabetta, Nicola, Pietro, Bernadette, Francesco, Sofia, Giovanni e ancora Massimo, Manuela, Eulalia, Samuele, Andrea, Emanuela, Gabriele, Anna, Luca, Rita, e via via in un allargarsi di cerchi che abbraccia tutti i rami più lontani della mia famiglia e include gli amici, i colleghi di lavoro, gli incontri casuali, chi ha cucinato con me.
I miei anni sono tutti buoni perché sono amata.
Ed è questo il mio augurio per tutti: che ognuno si senta amato.
Anche attraverso un piatto di spaghetti.
Buon anno!


SPAGHETTI AL NERO DI SEPPIA CON CIME DI RAPA E POMODORI






per 4 persone
280 g spaghetti al nero di seppia Felicetti
1 mazzetto di cime di rapa
4 falde di pomodori secchi sottolio
2 acciughe
1 spicchio di aglio
mandorle in scaglie
olio evo
sale

In una padella larga scaldare due cucchiai di olio evo con lo spicchio di aglio pelato e privato del germe. Aggiungere le acciughe e farle sciogliere a fiamma bassa. Per ultimo unire i pomodori tagliati a listarelle. Eliminare l'aglio.
In una pentola portare a bollore acqua bollente salata, tuffarvi le cime di rapa mondate e tagliate a tocchetti e farle cuocere 5 minuti. Unire gli spaghetti. Toglierli insieme alle cime di rapa quando mancano due minuti al tempo di cottura indicato sulla confezione per trasferirli nella padella con le acciughe. Riaccendere il fuoco e lasciarli insaporire. 
Impiattare gli spaghetti cospargendoli di mandorle a lamelle leggermente tostate in una padella antiaderente. 




Commenti

  1. Auguri Bianca, che continui per te quella ricchezza di cui racconti, e che trasmetti anche a quelli incontrati casualmente a cucinare con te.
    Patrizia

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    1. Patrizia ti auguro un anno buono e la soddisfazione di creare con le tue mani piatti di cui essere fiera!

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