Polpette di cavolfiore su scarola

Buon anno. E' da oggi che si parte sul serio, dal quotidiano, mica dal clima festaiolo che fino a ieri ci ha avvolti nelle sue calde spire! E' da oggi che si vedono i talenti e chi ci vuol scommettere davvero su questi nuovi giorni che ci sono regalati.
Io riparto dalle mie padelle, da quello che è rimasto, dagli avanzi che sono una benedizione quando si chiamano lasagne o cappelletti ma che incontrano qualche perplessità quando si chiamano cavolfiori. "Guarda, proprio lo mangerei ma sono così pieno! (davanti alla malattia scappa l'intenerimento). Mi raccomando però, non buttare nulla! (non brontoleremo mica davanti a tanto spirito di responsabilità!)".
Sì, sì, vi ho già capito, ma non è un problema, mo' v'aggiusto io.
Aggiusto gli avanzi e aggiusto anche voi.
Buon anno famiglia.


POLPETTE DI CAVOLFIORE SU SCAROLA






Le dosi sono approssimative perché dipendono da quanto vi è avanzato.

1 piccolo cavolfiore lessato
1 piccola patata lessata
rosmarino
sale e pepe
mozzarella
1 uovo
acciughe sottolio
1 spicchio di aglio
pane grattugiato
1 cespo di scarola
olive nere
uvetta sultanina bionda
pinoli tostati
olio evo
olio di semi per friggere

Il cavolfiore e la patata devono essere morbidi e passati allo schiacciapatate. Condire con sale e pepe, qualche ago di rosmarino tritato finemente.
 Aggiungere un uovo e pangrattato se necessario a formare un composto morbido ma lavorabile. Fare delle polpettine, schiacciarle al centro e inserire un pezzetto di mozzarella e uno di acciuga. Richiudere e porre al fresco.





Mondare la scarola e sbollentarla per 3 minuti in acqua salata. Trasferirla in una ciotola con acqua e ghiaccio.Sgrondarla, tritarla grossolanamente e ripassarla in padella con olio evo profumato da uno spicchio di aglio (che andrà poi tolto) e qualche filetto di acciuga. Quando l'insalata sarà insaporita aggiungere anche qualche oliva nera e qualche chicco di uvetta. Spegnere e aggiungere una manciatina di pinoli tostati.
Riprendere le polpette, passarle nel pane grattugiato e friggerle in olio ben caldo fino a doratura.
Servirle adagiandole su una porzione di scarola. 




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