Zuppetta di verza e patate con crostoni di formaggio alla paprika

Un brodo caldo, una zuppa, un minestrone. E' quanto i ragazzi mi chiedono di trovare alla sera dopo una giornata in cui sono stati in giro per scuola, università, uffici, lavoro.
Escono alla mattina per utilizzare i mezzi pubblici (non possiamo proprio mettere su un parco macchine!), a pranzo mangiano panini o pizza e alla sera, stanchi, hanno voglia di qualcosa di corroborante e caldo, per il corpo e per l'anima. Cioè hanno voglia di un brodo e di stare insieme a tavola a ridere e a dire sciocchezze da cui mio marito ed io siamo esclusi, ma che aiutano loro a sciogliere le tensioni e la stanchezza della giornata.
Puntualmente, al rientro,sento lo scatto della maniglia e...: "Sono stanchissimo".
Non dubito certo e ne sono felice, segno che non sei stato con le mani in mano.
E prima o poi arriverò a far loro capire che chi lavora mezza giornata e poi fa lavoro di casa, non è che non si stanchi ma tant'è, l'equazione è quella: tu stai a casa quindi non sei stanco, o perlomeno non lo puoi essere quanto lo sono io.
Devo ammettere che lavorare da casa mi risulta molto piacevole. Sono padrona dei miei tempi e riesco sempre ad avere uno spazio mio, come in questo momento, ma le incombenze cui provvedere, non hanno mai fine! .
A dire la verità ultimamente le cose stanno cambiando.
Ho maggior collaborazione, e a volte non devo nemmeno chiederla!
Quando mia figlia riesce a fermarsi per mezza giornata, sembra che da casa siano passati i folletti e al mio rientro da scuola i ragazzi si premurano  di scrutare il mio viso per capire com'è andata, prima di avanzare eventuali richieste. E' bello davvero. E' come un continuo inoltrarsi in mondi nuovi, seguire i figli nello spiegarsi della loro età.  E' bello quando sono piccoli e ti sfiniscono fisicamente ma ti nutrono con la loro tenerezza. E' bello quando sono adolescenti perché tirano fuori il peggio di te, ti permettono di conoscerti nei tuoi lati oscuri, ti sbriciolano ma ti fanno toccare con mano quanto sei forte e capace di resistere in quanto ritieni possa essere di aiuto a farne degli uomini e delle donne vere, con tutti gli errori che inevitabilmente si fanno. E' bello quando sono dei giovani adulti e si comincia a camminare insieme, fianco a fianco. E' molto piacevole. Come un buon brodo caldo.



ZUPPETTA DI VERZA E PATATE CON CROSTONI ALLA PAPRIKA






per 6 persone:
1 scalogno
3 patate
1/4 di verza
2 carote
olio evo
sale e pepe
1 baguette
formaggio fondente
paprika dolce
prezzemolo

Pulire, lavare e tagliare a listarelle la verza. In una pentola soffriggere lo scalogno tritato in due cucchiai di olio evo. Aggiungere poi le patate pelate e tagliate a cubetti e far rosolare. 
Infine unire la verza, il sale, il pepe, coprire di acqua calda e portare a cottura in 40 minuti circa.
Pelare le carote, tagliarle a bastoncini e cuocerle a vapore mantenendone la croccantezza.
Tritare il prezzemolo dopo averlo lavato e asciugato bene.
Tagliare la baguette a fette spesse. Grattugiare il formaggio scelto con una grattugia a fori larghi e mescolarlo ad un filo di olio evo e ad un pizzico abbondante di paprika. Mettere questo composto sulle fette di pane e porre in forno caldo a 200° per qualche minuto, il tempo di permettere al formaggio di fondersi.






Servire la zuppetta aggiungendo alcuni bastoncini di carota, il prezzemolo e un crostone di pane. 




Commenti

  1. Molto buona, quel crostone di pane con il formaggio dev'essere una goduria :)
    Un bacio :)

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