IDIC 2013 International day of italian cuisine: evviva il Tiramisù!


Oggi è festa! Si celebra in tutto il mondo la sesta edizione della Giornata Internazionale delle Cucine Italiane (IDIC – International day of Italian Cuisines)2013. 

Simbolo della cucina italiana sarà quest'anno il Tiramisù, il dolce che, insieme alla pizza, fanno dire "Italia" in tutto il mondo. 
Centinaia di cuochi, ristoratori e appassionati di cucina che aderiscono alla Giornata oggi preparano tutti insieme questo delizioso piatto della tradizione italiana, secondo la ricetta autentica. 
Un morbido abbraccio di Titamisù che abbraccia tutti i continenti.

La IDIC 20123 è promossa e coordinata da itchefs-gvci.compunto d'incontro di oltre 2000 cuochi, ristoratori e culinary professional che lavorano in 70 paesi del mondo e che, quotidianamente, si ritrovano nel Forum del GVCI (Gruppo Virtuale Cuochi Italiani).  

Come farmi mancare la possibilità di dire "Io c'ero!!!"?
Ma qual'è la ricetta autentica del Tiramisù?
Ho letto, cercato, studiato. Come spesso accade in questi casi, più di una città se ne assume la paternità.
Tutto però confluisce e trova soluzione nell'atto sancito dalla Accademia della cucina italiana che ne decreta la nascita nel 1962 a Treviso, presso il ristorante Le Beccherie. E' a questa ricetta che mi rifaccio. 
Ma come in tutte le nascite importanti, anch'io ho voluto delle "fate madrine" che mi assistessero nellapreparazione di questo dolce. Questi gli chef a cui ho attinto: "Loli", Roberto Linguanotto, il creatore del dolce, Carlo Pistocchi di Firenze, Maurizio Santin. Dal primo ho preso la ricetta e la forma del dolce, dal secondo l'idea di aggiungere uno sciroppo di zucchero cotto fino a 110° per allontanare il pericolo salmonella, dal terzo il consiglio di sbattere bene i tuorli prima di aggiungere lo zucchero per evitare piccoli antiestetici puntini nella crema (assolutamente innocui dal  punto di vista della riuscita della ricetta). 
  
TIRAMISU' o TIRAMESU'





per 6 persone:
6 tuorli (non badate a spese, le più fresche, le biologiche, le più tutto perché l'uovo va trattato con i guanti affinché non ci  si rivolti contro)
250 g di zucchero
1/2 chilo di mascarpone
savoiardi
5 tazzine di caffè espresso
cacao amaro in polvere

per lo sciroppo di zucchero:
4 cucchiai d'acqua
1/2 cucchiaio di zucchero

Fare il caffè e farlo raffreddare. Rompere i tuorli con una frusta poi aggiungere lo zucchero e sbattere con uno sbattitore elettrico fino a rendere i tuorli gonfi e spumosi. Nel frattempo, in una piccola casseruola dal fondo spesso, sciogliere l'acqua e lo zucchero per lo sciroppo. Portare ad ebollizione e mantenerla fino al raggiungimento dei 110° (addio salmonella!). Versare a filo sui tuorli lo sciroppo ottenuto, sempre mentre si aziona la frusta elettrica. Ammorbidire il mascarpone in una ciotola a parte e unirlo a mano alla crema di rossi. Bagnare i savoiardi nel caffè e disporli in un solo strato in un piatto o uno stampo o una piccola pirofila. Io ho usato una ciotola rotonda per mantenere la forma originale del dolce. Versare un primo strato di crema, ancora savoiardi inzuppati nel caffè, un secondo strato di crema. Cospargere di cacao amaro e riporre in frigorifero (coperto da pellicola) per almeno un giorno. 









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