Plin, plin, raviolin!
Chi come me ancora si stupisce di come si possano crescere i bambini in modo sano senza Carosello, non può non ricordare la famosa canzoncina "Plin, plin tortellin..."che pubblicizzava un tipo di tortellini.
Seguendo la scia della nostalgia eccomi a canticchiare "Plin, plin raviolin..." perchè sono proprio dei raviolini che ho praparato, i "raviolini del plin", piemontesi, per continuare ad interpretare i prodotti che l'azienda agricola Prunotto, mi ha proposto attraverso Ema di Arricciaspiccia.
Il "plin" altro non è che la piegatura tipica di questi ravioli, piega che ricorda un pizzicotto.
per 6 persone
per la pasta:
300 g farina
3 uova
per il ripieno:
3 cucchiai olio evo
250 g carne di manzo
250 g carne di vitello
rosmarino
1 spicchio d'aglio
1 cipolla media
1/4 cavolo cappuccio
2 uova
Parmigiano Reggiano
sale e pepe
per il condimento:
3/4 cucchiai di olio evo
1 scalogno
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
1 mela Granny Smith
20 g uvetta sultanina
2/3 cucchiai Gelatina di Dolcetto Prunotto
2 foglie alloro
sale e pepe
Impastare farina e uova per fare la pasta e far riposare, coperta, per almeno 30 minuti.
In una padella ampia mettere i 3 cucchiai di olio, lo spicchio d'aglio, la cipolla tritata finemente, le due carni tagliate a tocchetti, il cavolo tagliato a listarelle, gli aghi di rosmarino tritati. Cuocere per un'ora controllando che non asciughi troppo ed eventualmente aggiungere poca acqua. Passare poi il tutto al tritacarne fine. Aggiungere al composto ottenuto le due uova, il Parmigiano a piacere, sale e pepe.
Per il condimento, soffriggere lo scalogno tritato nell'olio evo. Aggiungere il concentrato di pomodoro e stemperare con l'aiuto d poca acqua, Tenere il fuoco medio. Aggiungere almeno due fette della mela già pelata e tagliata a cubetti, l'uvetta precedentemente fatta rinvenire in acqua tiepida, la gelatina di Dolcetto, le foglie di alloro lavate e sminuzzate con le mani. Controllare il sapore e portare a cottura dolcemente, fino ad ottenere una salsa densa.
Tirare la sfoglia con la macchina per la pasta, in una larga sfoglia. Sistemare il ripieno come si fa per i cappelletti da un lato e dall'altro del lato lungo della striscia.
Bagnare con un pennello la parte centrale della striscia poi ripiegare la pasta a chiudere i ravioli. Se ne formeranno due file.
Tagliare con la rotella centralmente poi pizzicottare nello spazio fra una dose di ripieno e l'altra.
Infine tagliare sul "pizzicotto" con la rotella tagliapasta.
Lasciar asciugare i raviolini.
Cuocere i raviolini in acqua bollente salata per alcuni minuti, 7/8 circa, poi saltarli nella padella del condimento.
Con il senno di poi avrei passato al mixer metà del condimento in modo che potesse meglio avvolgere la pasta e ne avrei lasciato quindi l'altra metà con i pezzetti degli ingredienti visibili. Forse ci poteva stare anche una spolveratina di foglioline di timo fresco al momento dell' impiattamento. Vedete un po' voi...
Con questa ricetta partecipo al contest di Arricciaspiccia Dolcemente salato
Seguendo la scia della nostalgia eccomi a canticchiare "Plin, plin raviolin..." perchè sono proprio dei raviolini che ho praparato, i "raviolini del plin", piemontesi, per continuare ad interpretare i prodotti che l'azienda agricola Prunotto, mi ha proposto attraverso Ema di Arricciaspiccia.
Il "plin" altro non è che la piegatura tipica di questi ravioli, piega che ricorda un pizzicotto.
RAVIOLINI DEL PLIN IN SALSA AGRODOLCE ALLA GELATINA DI DOLCETTO
per 6 persone
per la pasta:
300 g farina
3 uova
per il ripieno:
3 cucchiai olio evo
250 g carne di manzo
250 g carne di vitello
rosmarino
1 spicchio d'aglio
1 cipolla media
1/4 cavolo cappuccio
2 uova
Parmigiano Reggiano
sale e pepe
per il condimento:
3/4 cucchiai di olio evo
1 scalogno
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
1 mela Granny Smith
20 g uvetta sultanina
2/3 cucchiai Gelatina di Dolcetto Prunotto
2 foglie alloro
sale e pepe
Impastare farina e uova per fare la pasta e far riposare, coperta, per almeno 30 minuti.
In una padella ampia mettere i 3 cucchiai di olio, lo spicchio d'aglio, la cipolla tritata finemente, le due carni tagliate a tocchetti, il cavolo tagliato a listarelle, gli aghi di rosmarino tritati. Cuocere per un'ora controllando che non asciughi troppo ed eventualmente aggiungere poca acqua. Passare poi il tutto al tritacarne fine. Aggiungere al composto ottenuto le due uova, il Parmigiano a piacere, sale e pepe.
Per il condimento, soffriggere lo scalogno tritato nell'olio evo. Aggiungere il concentrato di pomodoro e stemperare con l'aiuto d poca acqua, Tenere il fuoco medio. Aggiungere almeno due fette della mela già pelata e tagliata a cubetti, l'uvetta precedentemente fatta rinvenire in acqua tiepida, la gelatina di Dolcetto, le foglie di alloro lavate e sminuzzate con le mani. Controllare il sapore e portare a cottura dolcemente, fino ad ottenere una salsa densa.
Tirare la sfoglia con la macchina per la pasta, in una larga sfoglia. Sistemare il ripieno come si fa per i cappelletti da un lato e dall'altro del lato lungo della striscia.
Bagnare con un pennello la parte centrale della striscia poi ripiegare la pasta a chiudere i ravioli. Se ne formeranno due file.
Tagliare con la rotella centralmente poi pizzicottare nello spazio fra una dose di ripieno e l'altra.
Infine tagliare sul "pizzicotto" con la rotella tagliapasta.
Lasciar asciugare i raviolini.
Cuocere i raviolini in acqua bollente salata per alcuni minuti, 7/8 circa, poi saltarli nella padella del condimento.
Con il senno di poi avrei passato al mixer metà del condimento in modo che potesse meglio avvolgere la pasta e ne avrei lasciato quindi l'altra metà con i pezzetti degli ingredienti visibili. Forse ci poteva stare anche una spolveratina di foglioline di timo fresco al momento dell' impiattamento. Vedete un po' voi...
Con questa ricetta partecipo al contest di Arricciaspiccia Dolcemente salato
Che buoni!! Eh, certo che avere il tempo e la capacità di fare da noi la pasta ripiena sarebbe una cosa ottima, soprattutto sentendo le ultime notizie su tutte le frodi alimentari che ci sono in giro...tipo quella della carne di cavallo, l'hai sentita? Sarebbe meglio ci fossero più controlli, ma se questo in Italia continua ad essere un miraggio, beh, allora meglio far da sé ciò che si mangia, giusto?
RispondiEliminaMaria Grazia
Sante parole, e poi io divento più buona se cucino!
RispondiEliminaBianca
Solo la maestria nel fare i ravioli del plin merita non un applauso, di più! Sei stata super brava! Davvero!
RispondiEliminaUn unico appunto, ma forse deriva dal fatto di non averlo mai provato, l'abbinamento pomodoro-mela-uvetta mi lascia un po' perplessa...il concenrato di pomodoro non lo avrei messo, ma sicuramente ci sta bene e sono io che non me lo immagino :)! Comunque bellissima ricetta! Grazie davvero!!!
Un abbraccio forte!
Ema
wow... che lavoro da certosina! davvero complimenti! hai avuto tantissima pazienza e sembrano squisiti!!!
RispondiEliminabello il tuo blog, dopo averlo scoperto casualmente sono venuta a curiosare tra le tue ricette, tutte molto interessanti e golose!
passa anche da me se ti va ;)
a presto,
Michela