La ciambella

E' uno dei pochi dolci che si facevano a casa mia. Si faceva la crema pasticcera con il preparato San Martino e si faceva la ciambella con il lievito Bertolini.  Altre marche non erano ammesse.
A Carnevale comparivano le chiacchiere.
I pasticcini mignon si compravano in pasticceria la domenica mattina, a Rovigo, e questi si alternavano con i cannellini con la crema e le meringhe della pasticceria Molinari del centro città.
La ciambella, non era una ciambella, era "la" ciambella. Nemmeno si considerava il fatto che ne potessero esistere altre ricette o varianti.
Si mangiava a colazione o fine pasto, "pocciata" nel vino: lambrusco o moscato dolce.
Ora che so di non addolorare più i miei genitori, mi sono data alla ricerca delle varie ricette in circolazione.
Ho trovato questa  che mi suggeriva che con la stessa pasta si possono fare ben quattro preparazioni.
E' vero, sono tutte piacevoli e si conservano molto bene per alcuni giorni.
Bugia: a casa mia non abbiamo conservato proprio nulla! E inoltre (mi alleggerisce sempre molto ammettere i mie peccati), non ho impastato a mano come avrei dovuto e avrei voluto.
Dopo aver litigato con l'impasto sul tagliere, sono corsa alla mia planetaria, ma poco, poco, tanto da non perdere i buoni sentimenti che sempre dovrebbero accompagnare la preparazione di un piatto.


LA CIAMBELLA





1 kg di farina
375 g burro morbido
1 cucchiaio di strutto 350 g di zucchero
70 g latte
1 cucchiaio di miele di acacia
1 pizzico di sale
1 bustina e mezzo di lievito chimico
4 uova
composta di frutta mista "Le conserve della nonna"

1 uovo
zucchero in granella

(con queste dosi ho ottenuto un impasto da 1,8 kg con cui ho preparato una ciambella, una pinza con la marmellata, 30 raviolini dolci e 30 ciambelline).

Fare la fontana con la farina sul tagliere, porvi al centro tutti gli ingredienti poi cominciare a lavorare battendo le uova e il burro con una forchetta. Poi cospargere con la farina dell'anello che poco alla volta deve essere assorbita (è stato a questo punto che la mia inesistente muscolatura ha ceduto!).




Lavorare velocemente, come per una frolla, senza scaldare troppo la pasta.
Dividere l'impasto in quattro parti.

Ciambella:  formare un filone con l'impasto, chiuderlo ad anello, praticarvi delle incisioni con uno stampino rotondo dentellato da biscotti, pennellare con un uovo battuto e cospargere di granella di zucchero.




Forno a 180° per 20 - 25 minuti.

Pinza: mettere un quarto dell'impasto in frigo per un'oretta poi stenderlo in un rettangolo, ricoprirlo di marmellata, arrotolarlo su se stesso lasciando l'apertura sotto. Incidere in 3 - 4 punti con un coltello, facendo scendere la lama fino alla teglia. Pennellare con l'uovo battuto e decorare con la granella di zucchero. Forno a 180° per 25 - 30 minuti.




Ciambelline: fare dei pezzetti di pasta abbastanza sottili e lunghi una decina di cm; chiuderli a ciambella e cuocerli in forno caldo a 180° per 10 minuti circa.




Raviolini dolci: metter un quarto dell'impasto in frigo per un'ora. Stenderlo con il mattarello ad uno spessore di mezzo cm e ritagliare dei biscotti con uno stampino rotondo dentellato. Porvi al centro un cucchiaino di marmellata, richiedere a metà, pennellare con l'uovo, decorare con la granella e cuocere in forno caldo a 180° per 12 - 15 minuti circa.




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Commenti

  1. Vabbè che ti "Facciamo cucinare"...ma quante cose hai fatto? Una meglio dell'altra..ma la ciambella è il top! Anche a casa mia il "dolce" era la ciambella..solo nelle grandi occasioni..se chiudo gli occhi sento ancora il profumo!! Un bacio

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    1. I ragazzi hanno gradito molto anche i raviolini perché dicono..che si mangiano più velocemente e quindi rendono di più! Buona settimana

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  2. Oohhh cara Bianca...quanti ricordi che mi ha suscitato il tuo post!!! Al posto della forma a ciambella, a casa mia la mamma ogni settimana faceva la classica torta casalinga, cosparsa (anziché di granella) di semplice zucchero semolato... e quanto era buona!!! Sono i sapori di quando sei piccola che ti restano nella memoria (Proust è maestro nel descriverlo!) e che, bene o male, continui inconsciamente a ricercare da adulta!
    Bravissima Bianca! Tu cucini, oltre che con le mani, anche col cuore!!
    Un abbraccio da Maria Grazia

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  3. Mi hai proprio capito, è quello che cerco do mettere in quello che cucino, un po' di cuore, d'altra parte, io e gli ingredienti ci parliamo!

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  4. Mi ricorda molto il ciambellone marchigiano...quanto mi piace!! Brava!

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  5. Wow hai lavorato tantissimo!
    In ogni caso, per me, la ciambella batte tutti e li al posto del "buco"...c'è il cuore della cuoca!
    Un bacio, Cri

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  6. Ciao Bianca,
    ....perchè lo strutto?
    Dimmi che lo si può sostituire! Altro burro? Olio?
    A presto
    Baci
    Lore

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  7. Caspiterina questo impasto è davvero versatile!!!!!! Quante cose buone hai preparato!!!!
    Un bacione

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