Zuppa di cipolle - Ricette di viaggio

Ad ogni inverno, alla tavola di casa nostra, si ripete un rito, quello della zuppa di cipolle o meglio della soupe aux oignons.
E ad ogni inverno mio marito chiede ai nostri ragazzi: "Vi abbiamo mai raccontato di come abbiamo scoperto questa zuppa?".
E loro, molto carinamente rispondono: "No, racconta".
Abbiamo scoperto questa ricetta in viaggio di nozze, in Francia, quasi 27 anni fa. Eravamo a Lourdes, zona Pirenei, zona umidiccia, spesso piovosa. Non avevamo ancora preso la misura con la cucina francese: ottima pasticceria, buona carne ma i primi? Quello che trovavamo erano solo piatti surgelati, nei supermercati la pasta era di grano tenero!
Finché un giorno, davvero bagnati e infreddoliti, ci siamo infilati in questo ristorantino davanti all'albergo dove alloggiavamo. Impietosito dalla conoscenza scolastica del nostro francese che faticava ad orientarsi fra le righe del menù, il cameriere ci ha fatto strada verso questa zuppa. Deliziosa! Ci si è aperto un mondo.
Ci ha scaldato stomaco e cuore ed è diventata il nostro piatto da ripetere, ogni anno, come auspicio perché il bene che ci vogliamo, continui a scaldare noi e chi ci sta vicino. 


ZUPPA DI CIPOLLE





500 g cipolle bianche
60 g burro
40 g farina
1 litro brodo vegetale
150 g Emmentaler
sale e pepe
pane toscano

Tagliare le cipolle a fettine sottilissime, far soffriggere nel burro, coprire e cuocere per 10 minuti. Unire la farina e cominciare a diluire con il brodo ben caldo. Dopo 40 minuti di cottura, sempre a casseruola coperta, tranne gli ultimi 5 minuti, scodellare il brodo in fondine di terracotta, coprire con abbondante Emmentaler grattugiato con la grattugia a fori grossi e porre a gratinare in forno caldo. Accompagnare con fette di pane toscano abbrustolite in forno o nel tostapane. Spolverare di pepe. 
Il pane si può anche mettere sul fondo alla ciotolina, poi aggiungere il brodo e completare con il formaggio. 



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Commenti

  1. E' molto invitante, da provare..ma sai che anch'io nel 1987 sono andata in viaggio di nozze a Parigi, e in giro per ristoranti avevamo il problema della lingua.....E mangiavamo quello che ci portavano! Ciao, buon giovedì grasso.

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  2. Che bello! Amiche di blog e di viaggio di nozze!

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