Tagliatelle con branzino, crema di pomodoro, finocchi freschi e olive

Il giovedì è il mio giorno. Cucino tutti i giorni, pranzo e cena, per 6 o più persone,.
Ad ogni pasto cerco di fare qualcosa di speciale, anche se piccolo. Ma il giovedì è il mio giorno.
Non sono a scuola e ho tempi più lunghi e distesi a disposizione. Alle sette e mezza, il tempo di fare colazione con mio marito, prendo possesso della cucina. Come dice uno dei miei ragazzi: "Il giovedì sei ingestibile mamma e soprattutto non posso studiare in cucina!".
Entro in cucina come un monaco entra nello spazio sacro del tempio. Lo faccio in silenzio, niente radio, né altre presenze. Sono solitamente preparata; nei giorni precedenti ho pensato a cosa realizzare, ho sfogliato libri e riviste, ho studiato chi meglio di me cucina, ho soprattutto "immaginato" il mio piatto, l'ho elaborato, modificato, nella mia mente, durante la  notte.
Se sono stata proprio, ma proprio bravissima e questo accade, non dico con che cadenza ma accade, ho già fatto spesa.
Metto gli ingredienti sul tavolo, peso, separo. Estraggo dai mobili misurini, bilancia, setacci, rotelle, quello che occorre. Spesso utilizzo la planetaria e allora la scopro dal suo telo e le strizzo l'occhio, sicura che anche oggi  mi aiuterà a realizzare qualcosa di buono e di bello.
Di solito cerco di impostare due o tre preparazioni, quasi non ci fosse un domani per cucinare ancora, per trovare il mio spazio, per cantare la mia nota nella vita. E naturalmente qualcosa non riesce, o crolla la stanchezza e le meringhe diventano nocciola, le spezie usate sono oltremodo eccessive, mi accorgo che mi manca qualcosa, il sugo non ha aspettato che io facessi una lavatrice e si è attaccato e un po' di delusione avanza. Esce la mia indole che non è esattamente quella del monaco. Non credo loro discutano con i cucchiai se questi si rifiutano di restituirmi una quenelle dopo che li ho manovrati per almeno 15 minuti!
Pazienza. Grazie a Dio, nel mondo c'è posto per tutti, anche per me, anche per i cuochi del giovedì.



TAGLIATELLE CON BRANZINO, CREMA DI POMODORO,
 FINOCCHI FRESCHI
 E OLIVE





per 4 persone:
per la pasta:
2 uova
200 g farina

per la crema di pomodoro:
olio evo
2 cipollotti
15 pomodorini pachino o ciliegini
250 ml di brodo di pesce
1 cm di bacca di vaniglia
sale

3 filetti di branzino
olio evo
erbe aromatiche (timo)

mezzo finocchio fresco
2 cucchiai di olive taggiasche

Pasta: impastare le uova con la farina, far riposare al coperto di una ciotola per almeno 30 minuti poi stendere l'impasto  in strisce da cui ricavare delle tagliatelle.

Crema di pomodoro; in una piccola casseruola soffriggere in due - tre cucchiai di olio evo, i cipollotti mondati e tritati. Aggiungere i pomodorini lavati e tagliati in quattro parti. Tenere la fiamma alta. Salare. Unire il brodo di pesce ben caldo, il pezzetto di bacca di vaniglia, abbassare la fiamma e sobbollire fino a restringimento del sugo. Eliminare la bacca poi passare il tutto al mixer ad immersione per realizzare una crema.





Togliere la pelle ai filetti di branzino, metterli in un piatto fondo e condirli con olio evo ed erbe aromatiche. Coprire con pellicola da cucina poi far riposare in frigo per almeno 30 minuti. Scottare poi i tocchetti di pesce per pochissimi minuti,m in una padella con poco olio evo. 

Mondare e lavare il finocchio (conservarne le barbette), affettarlo, unirlo alle olive e condire con sale e un filo di olio evo.






Cuocere le tagliatelle in acqua bollente salata poi, appena affiorano, trasferirle nella pentola salta pasta in cui avremo tenuto in caldo la crema di pomodoro. Saltare, aggiungere eventualmente un altro filo di olio. Unire il finocchio fresco con le olive e i tocchetti di branzino.
Decorare il piatto a piacere con qualche barbetta di finocchio.



Commenti

  1. Questa ricetta te la copio di sicuro! Che favola :)
    Un bacio :)

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  2. un piatto delizioso, tutte abbiamo un giorno e il mio e' il sabato , visto che non vado a scuola!!!!!Baci Sabry

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