Spaghetti con le acciughe
Io ho tante amiche. Amiche vere, quelle su cui contare anche se non ci si vede tutti i giorni. Persone da cui mi sono sentita voluta bene, accolta, accettata, che mi hanno ascoltato. Non posso non voler loro bene. Quello che manca a me c'è in loro. In tutti i campi, anche in cucina. Per amor di verità devo dire che tante delle mie amiche mi danno punti su punti in cucina: Carolina non ama cucinare, lo ritiene una perdita di tempo, ma quando lo fa crea sinfonie di sapori. Argene è la cucina del mio paese, sa tutto, dico tutto, della tradizione reggiana e soprattutto sa fare. Chiude i cappelletti come se stesse ricamando. Patti è una persona deliziosa, garbata, riservata. Ha capito bene che non era il caso di presentarsi a "Il più grande pasticcere". Avrebbe umiliato tutti con i suoi bignè e le sue creme. L'elenco potrebbe continuare all'infinito e lo completerò prima o poi, per il piacere di veder sfilare davanti a me tutte le persone che mi sono maestre nel quotidiano, che per risplendere non hanno bisogno di riflettori o agenzie pubblicitarie. Una di queste amiche è Rosa. Avevo acquistato delle bellissime acciughe ma il tempo tiranno mi ha costretto a congelarle. Non amo congelare, non mi piace "mettermi avanti" cucinando e congelando per la settimana. Mi piace il fresco. Mi sembra di togliere qualcosa a quel crescendo di energia ed emozione che avanza mentre si cucina. Fatto sta che avevo congelato le acciughe senza pulirle e al momento dello scongelamento sono stata assalita dai dubbi: potrò utilizzarle? A chi chiedo?
Internet.
Macché, chissà se è vero quel che c'è scritto. E' facile fingersi esperti se nessuno può guardarti negli occhi, osservare le tue mani, percepire se quel che dici fa parte di te o è un riportato.
Caspita, come faccio???
Rosa! Lei è espertissima di ricette napoletane e di pesce. Non ha bisogno di fare corsi di cucina, lei fa ad occhi chiusi.
Faccio uno squillo. Niente. Mando un messaggio...ecco qua. Risposta arrivata! Sapevo di poterci contare. Sì, le acciughe le posso usare, perdono un po' nel sapore ma mi aiuterò con dei piccoli sprint gustativi. Grazie Rosa, grazie non solo per quel che sai sul pesce, grazie per la donna meravigliosa che sei, per la tua disponibilità, per il tuo essere tosta, perché cammini a testa alta anche se la vita ha cercato di schiacciarti a terra. Prima o poi ci vengo a casa tua a farmi insegnare a fare il pesce per davvero!
Internet.
Macché, chissà se è vero quel che c'è scritto. E' facile fingersi esperti se nessuno può guardarti negli occhi, osservare le tue mani, percepire se quel che dici fa parte di te o è un riportato.
Caspita, come faccio???
Rosa! Lei è espertissima di ricette napoletane e di pesce. Non ha bisogno di fare corsi di cucina, lei fa ad occhi chiusi.
Faccio uno squillo. Niente. Mando un messaggio...ecco qua. Risposta arrivata! Sapevo di poterci contare. Sì, le acciughe le posso usare, perdono un po' nel sapore ma mi aiuterò con dei piccoli sprint gustativi. Grazie Rosa, grazie non solo per quel che sai sul pesce, grazie per la donna meravigliosa che sei, per la tua disponibilità, per il tuo essere tosta, perché cammini a testa alta anche se la vita ha cercato di schiacciarti a terra. Prima o poi ci vengo a casa tua a farmi insegnare a fare il pesce per davvero!
SPAGHETTI CON LE ACCIUGHE
per 4 persone:
280 g di spaghetti (qualità, qualità!!!)
30 acciughe fresche lavate, pulite e aperte
olio evo
2 spicchi di aglio
peperoncino secco
1 finocchio piccolo
olive taggiasche
pomodori essiccati sottolio
finocchietto fresco
In un'ampia padella, scaldare tre cucchiai di olio evo, insaporire con l'aglio schiacciato e sciogliervi le acciughe ben pulite e aperte. Aggiungere i finocchi tagliati a fettine, una macinata di peperoncino, le olive spaccate, tre, quattro falde di pomodoro tagliati a pezzetti. saltare brevemente e a fuoco vivace.
Cuocere gli spaghetti in acqua bollente salata. A due minuti dalla cottura trasferirli nella padella con le acciughe, aggiungere un mestolino di acqua di cottura e saltare.
Impiattare completando con finocchietto fresco e un filo di evo a crudo.
Una delizia questa pasta, meno male che hai potuto riutilizzarle :)
RispondiEliminaun piatto straordinario, mi sa che rosa ne sa una piu' del diavolo, devo farmi insegnare qualche trucchetto pure io, evviva l'amicizia!!!Baci Sabry
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