Spaghetti al sugo di canocchie

Mi sono sempre state simpatiche, mi fanno pensare ai boa di struzzo degli anni '20 e alle piume di pavone. Molto eleganti. Ne ho comprate una decina, di canocchie,  stasera siamo solo in tre a cena.
Mi sono buttata sui video dove insegnano come pulirle. Solo che mentre guardavo il video, mi sono messa avanti con le seppioline ai piselli e la pulitura delle sardine. Poi ho caricato una lavatrice e scaricato un'asciugatrice. E ho preparato la borsa di scuola con tutto quello che ci serve per la piccola mostra che faremo domani con i bambini. Devo aver perso qualche passaggio per cui ho denudato completamente le canocchie, cosa che ho capito non andava fatta. Rimedio all'istante: prendo una tela di garza (quelle della farmacia) e ne esce un sughetto davvero gustoso.
Rimane il fatto che non ho ancora imparato a fare una cosa alla volta, e a finirne una prima di iniziarne un'altra.
Domani ci riprovo.


SPAGHETTI AL SUGO DI CANOCCHIE






per 3 persone:
olio evo
un quarto di cipolla bianca 
10 canocchie
2 pomodori ramati
peperoncino
210 g di spaghetti
prezzemolo fresco
scorza di limone


Pulire le canocchie separando la polpa da testa, coda e carapaci.






Mettere questi scarti in una tela di garza e chiuderla con spago da cucina. In una padella mettere un filo di olio evo, la cipolla tritata finemente, un pizzico di peperoncino e soffriggere a fuoco dolce. Unire i pomodori mondati, privati dei semi e tagliati a dadini. Insaporire con un pizzico di sale. Unire il sacchetto con gli scarti in modo da far rilasciare i succhi degli scarti nel sugo e schiacciarlo ogni tanto con il dorso di un cucchiaio. Aggiungere acqua calda se occorre. 
Portare a bollore acqua calda salata e cuocere gli spaghetti. Quando mancano 3 minuti alla cottura, togliere il sacchetto con gli scarti dal sugo, aggiungere la polpa delle canocchie nel sugo, attendere un minuto poi trasferirvi gli spaghetti per altri due, tre minuti, fino a cottura. 
Impiattare completando con un trito di prezzemolo fresco tritato finemente, una grattata di scorza di limone e un filo di olio evo a crudo. 


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