La laurea di un dessert


Il menù perfetto

Il menù perfetto è fatto di alcune portate, pensate, studiate, curate. Ognuna ha una sua identità ed apre la strada alla successiva, sa armonizzarsi con essa e tutte insieme si orchestrano in un crescendo di sapori e di piaceri per chi siede a tavola.
L'antipasto: è l'annuncio del menù che predispone al pasto. E' l'atto di avvio del menù, quel che dice che quel che fino a quel momento non era, ora sarà. Ti apre allo stupore. Ti fa pregustare che quel che verrà sarà magnifico e sarà per te. Piccolo e così intensamente delizioso da appagarti al solo vederlo. E così sarà tutte le volte che ti ricapiterà di rivederlo e di assaporarne la presenza.
Il primo piatto: è considerato la portata principale ed è sicuramente “impegnativo”. Il primo appartiene alla tradizione di molte nazioni e per noi italiani ha un solo nome: pasta. E fatta in casa possibilmente. Non è facile fare la pasta in casa. Ma si può imparare. Va manipolata con mani calde, decise ma delicate, che si applicano con ritmo ed energia. Quasi ci litighi con l'impasto prima che prenda corpo, uova e farina sembrano voler fuggire, scappare da ogni parte e quando ti sembra che qualcosa si stia delineando, ecco che ne avverti un tratto nervoso, rigido. Non rimane che continuare a prendersene cura, avvolgerlo, lasciarlo riposare. Il tempo farà il suo lavoro e dalla pazienza ne uscirà un impasto morbido, setoso, disponibile a farsi stendere e trasformare (a volte tribolando un po') in mille formati, adatti alla fame di molti. Sì perché la pasta ha comunque un pregio: piace a tutti
Il secondo: è il piatto della sostanza, pochi riccioli, corposo, facilmente carne, proteine che vanno a costruirti, che ti crescono. A volte non sai come trattarlo. Leggi ricette su ricette ma rimane un mistero. Ne sei affascinato e intimorito al tempo stesso, hai paura di rovinarne il taglio, speri di non sbagliare, ma alla fine è sempre lui che ti conquista, ti fa sentire che sulla sua forte struttura puoi sempre contare per sentirti sazio ed appagato.
Infine il dessert: ultimo e prezioso. Sarà quello il sapore che ricorderai, la dolcezza che ti accarezzerà e ti accompagnerà otre il pasto. Sarà quello che ti incanterà perché non credevi che dopo tanta abbondanza potesse arrivare ancora qualcosa di nuovo e così unico.
Qui lo chef può giocare di fantasia e sparare gli ultimi colpi per carpire la tua ammirazione e la tua gratitudine, per stupirti, non lesinando su colpi di scena ed ingredienti davvero inattesi ma che ti prendono così tanto che ti chiedi come hai finora finora senza, e soprattutto non potrai più farne a meno. Ti daranno dipendenza. Vorrai quello e solo quello. Nessun'altra interpretazione.
Ecco, questo è il mio menù perfetto.
Il menù che mi appaga pienamente e non mi fa desiderare altro.
Quattro portate, uniche.
Oggi si laurea il mio dessert.








Commenti

Post più popolari