Sfrappole

Quest'anno le ricetto così, con il nome che usano a Bologna Sono simpaticissimi questi dolci che ci tuffano nell'atmosfera del Carnevale e mi piace l'idea che, pur presenti ovunque, ogni città abbia un nome particolare con cui chiamarli, quasi un nomignolo affettuoso che si dà ad uno di famiglia. Da me le chiamavamo crostoli, qui dove sono ora chiacchiere. Ho scelto il nome bolognese perché mi rifaccio alla ricetta del maestro pasticcere Gino Fabbri appunto di Bologna. Che dire, fatele, provatele, portatele in giro, fatele assaggiare, regalate un momento di dolcezza in questo Giovedì grasso. Buon Carnevale!


SFRAPPOLE




220 g di farina per dolci
2 uova medie
23 g di zucchero
5 g di brandy
5 g di Sassolino scorza di mezza arancia 7 g di aceto di vino biaanco
10 g di olio di oliva
1 g di sale 
olio di semi di arachide per friggere
zucchero a velo


IMpastre tutti gli ingredienti, avvolgerli in pellicola da cucina e farli riposare in frigo il più possibile, anche un'intera notte. Riprendere l'impasto e stenderlo il più sottile possibile. Con una rotella ritagliare la pasta in rettangoli ed inciderli con un taglio o due al centro, taglio entro cui si faranno girare gli angoli del rettangolo di pasta per creare i nodi. In una larga padella portare a 180° abbondante olio di semi e friggere le sfrappole, girandole velocemente perchè prenderanno rapidamente colore. Farle sgocciolare su di una retina per evitare che trattengano olio. Cospargere di zucchero a velo e sevire. 

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