Spaghetti alla carrettiera

So che le ricette vengono spesso solo "guardate" attraverso le foto che si pubblicano. Sui social, che apprezzo e che cerco di utilizzare (grazie figli che con pazienza mi state introducendo in questo mondo), si sfoglia velocemente, una specie di test della vista, per carpire il piatto più bello, più colorato ma in pochi poi cliccano effettivamente sul post per leggere la ricetta e il commento correlato nella sua interezza. Pazienza. Pur consapevole di tutto questo, oggi ho bisogno di dilungarmi un po' di più nel raccontare questo piatto. Un piatto di spaghetti??? Sì, in una delle sue versioni più semplici, la carrettiera. Ieri mattina uno dei miei ragazzi, quello che  mi sostiene con istruzioni social e manovalanza durante le serate di cucina, ha intrapreso la sua strada. La sua bellissima nuova strada. bellissima perché è sua. Ora si trova in Inghilterra dove lavorerà insieme a due carissime ragazze, due figlie adottive praticamente perché tutti quelli che mangiano alla mia tavola vengono di fatto adottati. Continuerà ad aiutarmi a distanza e sono sicura che lo farà. Porterà le ricette di famiglia in suolo inglese e lo farà in modo magistrale. Ieri sono stata attraversata ma un marasma di emozioni e sentimenti: fierezza per lui, stima, ammirazione, apprensione per il viaggio, voglia di dargli un sostegno incondizionato, riconoscenza per la bella persona che è, odio per gli inglesi che me lo hanno ammaliato, buon senso che mi dice di cercare di conoscere questo popolo convinto di essere al centro del mondo invece di guardarlo con diffidenza, insomma, il meglio ed il peggio che una madre può tirar fuori da sé quando le toccano un figlio. E poi ieri sera, dopo un viaggio fatto di macchina, aereo, autobus, treno, i ragazzi sono arrivati alla loro meta, sono stati accolti da un'amica (grazie Veronica!) e hanno consumato il loro primo pasto in terra inglese: un piatto di spaghetti. Piatto è una parola grossa. Era una vaschetta di plastica con spaghetti, tanti, tutti belli compressi ma c'erano. E la pasta richiama casa e dice continuità di un rapporto che si svolgerà in maniera nuova ma sempre più vera, più intensa, fra adulti, liberi di essere se stessi, pronti a sostenersi nei propri sogni. Per cui cari inglesi, mi sforzerò di perdonarvi, vedete di trattare come si conviene i ragazzi perché ci metterei un niente ad arrivare e vedete un po' come si fa un piatto di spaghetti, questo ve lo posso insegnare. Buona vita Giò, buona vita ragazzi.


SPAGHETTI ALLA CARRETTIERA





per 4 persone:
280 g di spaghetto integrale quadrato La Molisana
olio evo
aglio
peperoncino rosso
prezzemolo

Scaldare in una padella ampia 4 o 5 cucchiai di olio evo. Profumare con due o tre spicchi di aglio schiacciato e peperoncino rosso tagliato a rondelle. Cuocere la pasta in acqua bollente salata e trasferirle a due minuti dalla cottura nella padella. Proseguire per il tempo che rimane aggiungendo il prezzemolo tritato grossolanamente (metterlo a questo punto gli permetterà di non bruciare e di mantenere il suo profumo m c'è chi preferisce metterlo all'inizio, con l'aglio ed il peperoncino) e mantecando il tutto aiutandosi con acqua di cottura. Si può aggiungere anche del pomodoro o del tonno ma io preferisco questa versione semplicissima, come mi ha insegnato la mia amica siciliana Isabella. Le dosi non sono specificate perché dipendono dal proprio gusto. A parte, sempre se si desidera, pecorino grattugiato. 

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