Anelletti al forno

La cucina siciliana è fra quelle che amo di più, che sento maggiormente nelle mie corde. Così come quella campana e quella pugliese. Devo approfondire le ricerche sul mio albero genealogico. Naturalmente gli ingredienti specifici fatico a trovarli e quando li trovo, compro e metto da parte, in attesa della ricetta perfetta. E qui casca l'asino, cioè io, perché in attesa della perfezione, rischio di far passare troppo tempo. Questo formato di pasta, gli anelletti, non sono così facili da reperire in Pianura padana e quando li ho incontrati non me li sono fatta scappare. Li ho conservati per un poco in dispensa, quasi con timore riverenziale, finché non mi sono decisa. Quando arriveranno i piselli freschi li rifaccio. Troppo golosa questa pasta!


 ANELLETTI AL FORNO



250 g di anelletti
olio evo
150 g di piselli
1 piccola cipolla
50 g di pecorino non troppo stagionato a dadini
50 g di Parmigiano reggiano grattugiato
200 ml di salsa di pomodoro (passata di pomodoro fatta andare per dieci minuti con poco olio, un pizzico di sale e basilico)
pane grattugiato
sale e pepe
Ragù:
200 g di macinato misto
1 trito di sedano, carota e cipolla
mezzo bicchiere di vino rosso
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
olio evo
sale e pepe

Ragù: in due cucchiai di olio evo soffriggere il trito di verdure tagliato a dadini. Unire la carne e rosolare molto bene. Sfumare con il vino rosso, insaporire con sale e pepe, aggiungere il cucchiaio di concentrato e con l'aiuto di poca acqua calda portare a cottura in un'oretta circa. Il ragù deve rimanere bello umido.

In una casseruolina scaldare un cucchiaio di olio evo,  aggiungere la cipolla mondata e tritata e i piselli, sale e pepe e cuocere per una decina di minuti.

Ungere il fondo e le pareti di uno stampo a cerniera di 20 cm di diametro con poco olio poi cospargere con il pane grattugiato.
Portare a due terzi di cottura gli anelletti, scolarli (conservare poca acqua di cottura), condire con la salda di pomodoro, un terzo del ragù preparato, un terzo dei piselli e versarne metà nello stampo. Sulla pasta stendere il ragù rimasto, il pecorino a dadini, il Parmigiano grattugiato poi versare la pasta rimasta.
Cospargere di pane grattugiato e Parmigiano, completare con un filo di olio evo. Coprire con un foglio di alluminio e andare in forno a 180° per 30 minuti poi scoprire il timballo e proseguire per altri 10 minuti in modo da formare una bella crosticina. Attendere qualche minuto prima di sformare. 


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