Frittata di pasta

The day after. Il giorno dopo. Dopo la genovese. Nonostante in casa litighiamo spesso con le calorie, evidentemente non mangiamo così tanto. Per farmi un'idea della quantità di ziti da cuocere per la genovese fatta nei giorni scorsi, ho letto qualche ricetta. La versione unica recitava: 4/5 persone, 500 g di pasta. Noi eravamo in sei, ne ho fatto 400 g. Buonissima, è piaciuta davvero, ma ne è rimasta.
Niente paura: Napoli ci crea il problema, Napoli ce lo risolve: frittatina di pasta! Ho tolto la carne dal sugo rimasto (la mangiamo a parte), ho tagliato gli ziti facendoli diventare dei tubettini e poi...


FRITTATA DI PASTA





ziti avanzati (ma va bene qualsiasi formato di pasta)
2 - 3 uova 
50 g di Parmigiano reggiano grattugiato
50 g di piselli (per dare colore, non sono indispensabili)
sale e pepe
olio evo

Ridurre la pasta a pezzi regolari e metterla in una ciotola. Battere uova, Parmigiano, sale e pepe e versare sulla pasta. Aggiungere i piselli. Scaldare una padella antiaderente ( dalla qualità della padella dipende la riuscita della ricetta, niente vecchi antiaderenti), velarla di olio evo aiutandosi con un pennello in silicone per ungere bene anche i bordi, versare la frittata. Dopo alcuni minuti abbassare la fiamma e senza fretta proseguire la cottura muovendo la padella di tanto in tanto. Quando il fondo sarà ben colorito, girate la frittata aiutandovi con un coperchio su cui farla scivolare per poi rimetterla in padella. Proseguire la cottura fino a doratura. Far asciugare su carta da cucina. Tagliare a pezzi e servire.
E' piacevole calda, tiepida e fredda, è l'ideale per un picnic.


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