Bicchierini di crema pasticcera

Vigilia di Pasqua. La settimana lavorativa terminata giusto ieri sera. Forse. Davanti a sé la prospettiva della spesa da fare, quella seria, dei giorni di festa. La  casa da pulire, i bambini da accompagnare. Dove? Non si sa. Da qualche parte. Magari ci sono anche i nonni da passare a salutare. Il compagno sparito a lavare la macchina. Ma era poi indispensabile con tutto quel che c'è da fare? Il traffico nervoso di chi sa di essersi ridotto all'ultimo e per non soccombere cerca di scaricarsi sugli altri. 

Strana prospettiva vero? Eppure per qualcuno, spero pochi, potrebbe proprio essere così, non siamo su una rivista patinata. 

Allora, cosa salviamo della festa?

L'esserci. 

La Primavera porta per antonomasia l'idea della freschezza, della pulito. Vedi sopra. 

Allora, io che un campione nelle pulizie non sono, voglio provare a pulire i giorni di festa da quel che festa non è: corse, nervosismo, perfezionismo. 

Anche in cucina. 

Sono la prima a lanciarmi in ricette, prove e sperimentazioni e non avete idea di quante ricette di casatielli e pastiere ho salvato.

Ma questa Pasqua no. Questa Pasqua, che mi sta aiutando a ridisegnare i contorni e gli spazi della mia famiglia, il profumo delle cose che contano, non mi vedrà china ai fornelli. Preparerò (ho già iniziato) ma mi siederò a tavola, e guarderò i miei figli, come li guardassi per la prima volta, e mi collegherò a chi di loro sarà altrove e presenterò i piatti della tradizione, quelli sicuri, che si fanno ad occhi chiusi. Rallenterò il ritmo e proverò a chiacchierare, a rimanere seduta a tavola. 

La tovaglia sarà la stessa utilizzata a Natale. Bene, entrerà nelle usanze di casa. 

Se nel prato troverò margherite le porterò in tavola come decorazione, oppure no. 

Niente dolci che richiedono ore di preparazione. Colomba già acquistata, al supermercato, senza canditi (non li convincerò mai, qualcuno mi aiuti!).

La Pasqua è festa della Vita appunto, dell'esserci e del tornare ad esserci, di nuovo, ogni giorno, con coraggio e fiducia. Tanta roba. 

Ma se mi guardo attorno, io ci sono, ci sono le persone che amo e da cui sono amata. 

Allora, basta un vasetto di crema pasticcera per ritrovare il sapore e il profumo della festa e casa mia ne è già piena.

Buona Pasqua, buon esserci a tutti!


BICCHIERINI DI CREMA PASTICCERA




Ingredienti

Per la crema pasticcera:

500 ml di latte

100 g di tuorli di uova a pasta gialla (circa 5)

150 g di zucchero

25 g di amido di mais

20 g di amido di riso

30 g di burro

scorza di 1 limone

Per completare:

2 savoiardi a bicchiere

limoncello (eventualmente diluito con poco latte)

cioccolato bianco

pistacchi tritati


Crema: in una ciotola battere i tuorli con lo zucchero poi aggiungere le polveri setacciate. Portare a bollore il latte poi versarlo in più volte sul composto di uova. Riportare tutto sul fuoco fino alla comparsa delle alle prime bollicine. Versare la crema in una ciotola e far abbassare la temperatura prima di inserire il burro a dadini. Versare la crema in una ciotola, coprire con pellicola a contatto e far riposare in frigo per almeno 3 ore. 

Bicchierino: spezzate in due ogni savoiardo e passarlo velocemente nel limoncello. Alternare nel bicchiere biscotti e crema pasticcera aiutandovi con una sac a poche dal beccuccio a stella per renderla graziosa. Cospargere con il cioccolato bianco a scaglie e la granella di pistacchi


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