Gnocchetti fritti

Qui in Emilia li chiamiamo in mille modi ed è bello così. Ogni provincia è pronta a difenderne la versione migliore, il nome proprio più corretto. 

Insomma, sane disfide che continuano anche nelle case perché ogni famiglia asserisce con fierezza, guardandoti dritto negli occhi, che il gnocco "si fa così" o meglio "noi lo facciamo così" che è come dire, fai pure quel che vuoi, continua a sbagliare, ma la versione migliore è la nostra!

La certezza è che questi bocconcini di pasta fritta sono deliziosi. Non conoscono stagione o temperatura avversa e sono il ritornello ricorrente delle mille sagre di paese che si rincorrono dalla Bassa alle colline.

A casa mia li si faceva per cena, grandi, alcuni addirittura rotondi, quasi come un piatto, con un foro al centro, un grazioso ombelico che si riempiva di bolle durante la frittura.

A proposito. Un tempo il fritto era solo con lo strutto, in Emilia la cucina non può prescindere dal maiale.

Ora si va anche di olio di semi. Non lesinate comunque, i gnocchetti devono galleggiare e avere agio di voltarsi da soli durante la cottura. 

Nb: davanti al gruppo "gn" si utilizza l'articolo determinativo "lo". Lo gnocco, lo gnocchetto. In Emilia no. Licenza poetica. Qui sarà sempre e solo "il" gnocco, "il" gnocchetto.

Con buona pace di tutti.


GNOCCHETTI FRITTI





Ingredienti:

185 g di farina 0 o 00

110 g di latte 

15 g di strutto

5 g di sale

2,5 g di lievito di birra

olio di semi di arachide


Sciogliere il lievito nel latte tiepido. In una ciotola intridere la farina con lo strutto ed iniziare ad impastare aggiungendo il latte con il lievito, poco per volta. Infine unire anche il sale e continuare ad impastare.

Coprire con una ciotola e far lievitare almeno un'oretta. Stendere la pasta, (io sono arrivata al numero 4 della sfogliatrice, un po' di spessore va tenuto) e tagliarla con la rotella per la pasta nella misura desiderata. Io li preferisco piccoli.

Scaldare una generosa dose di olio in una padella ampia. quando sarà ben caldo, 170°, cominciate a mettere i pezzetti di pasta. Dovranno gonfiare e girarsi da soli, voi aiutateli con una forchetta. Dovranno imbiondire sui due lati. 

Trasferiteli poi su carta da cucina per farli asciugare bene e serviteli caldi con salumi e formaggi e se avete voglia di novità, una fetta di mortadella con un cucchiaino di confettura brusca di amarene.

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