Ravioli dolci con confettura di prugne e sorpresa

Spesso mi trovo a confrontarmi con l'idea della cucina sostenibile. Confesso che è un concetto che non mi è facilissimo comprendere. Mi sembra a volte un'idea inafferrabile, un contenitore per tutto o per poco.

Mi risulta invece più agevole il concetto del non sprecare, quello che mi hanno insegnato i miei genitori.

Non si spreca ora, mai, al di là dell'ambiente e del mondo del futuro.

Sono della generazione che aveva il vestito e le scarpe della domenica, che una volta arrivata a casa si cambiava. 

Sono della generazione che passava i vestiti a fratelli e cuginetti.

Sono della generazione cui, di fronte ad un capriccio a tavola, venivano parati davanti alla coscienza i bambini dell'Africa che morivano di fame. 

Sono della generazione che la colazione al bar proprio non esisteva. 

Sono della generazione che "se ti serve uno, prendi uno, se ti serve due, prendi due". 

E così sono rimasta. Se mi capita di far scadere un cibo, e mi capita, ne sono davvero dispiaciuta, per il pianeta e soprattutto per le persone che lo abitano e che non sempre hanno la possibilità di far scadere un alimento semplicemente perché non arrivano ad averlo.

Sostenere il futuro del pianeta per me significa  lavorare dalla mia cucina, nel quotidiano. 

Significa cucinare in casa. Certo che ogni tanto vado al ristorante o in pizzeria e mi piace anche molto. Ma non è la quotidianità.

Significa aver insegnato ai miei figli a cucinare, averli resi autonomi, non costretti a ricorrere quotidianamente a gastronomie o tavole calde o come si chiamano quelle catene aperte H24. E sono anche bravi!

Significa controllare il frigorifero, tenere in ordine le scorte (mai troppo abbondanti).

Significa pensare una ricetta partendo da quel che ho in casa oppure farmi la lista precisa della nuova ricetta che voglio provare., per non acquistare né più, né meno.

E in caso di ospiti improvvisi? Andiamo, qualcosa lo si trova, soprattutto se si gioca a "Pasta libera tutti!".

Bene. La ricetta di oggi è nata così. Quattro povere prugne acquistate sull'onda del loro aspetto decisamente invitante e poi lasciate lì, lasciate lì, lasciate lì. 

La buccia comincia a raggrinzire, il picciolo a traballare. Prima che sia troppo tardi cerco di ricordarmi che no, quelle prugne non me le hanno regalate e allora corro ai ripari.

Certo che la pigrizia è dietro l'angolo ma con gli strumenti che ho, impasto una veloce frolla e trasformo in confettura le prugne, dando loro una veste nuova e tutta lucente. Mi sembra siano soddisfatte. 😊

Presa dal gioco, nascondo in alcuni ravioli, in mezzo alla confettura, una mandorla intera. Chi la trova avrà una giornata fortunata, io non avrò sprecato, non avrò resa vana la coltivazione e il trasporto di quelle prugne e avrò così contribuito, ora, a costruire un pianeta cui tutti potranno attingere. 



RAVIOLI DOLCI CON CONFETTURA DI PRUGNE E SORPRESA





Ingredienti:

Frolla:

150 g di farina 00

100 g di farina di tipo 1

4 g di lievito per dolci

100 g di burro

90 g di zucchero

1 uovo

2-3 cucchiai di latte

vaniglia o scorza di limone

Confettura:

200 g di prugne denocciolate (circa 4 prugne, a me erano rimaste quelle)

60 g di zucchero

scorza di limone

mandorle intere

zucchero a velo


Frolla: impastare burro e zucchero. Aggiungere l'aroma scelto, l'uovo, le farine setacciate con il lievito. Se occorre ammorbidire con poco latte.

Formare un panetto basso, avvolgerlo in pellicola da cucina e porlo a riposare in frigo per almeno 1 ora.

Confettura: tagliare le prugne già lavate a pezzi. Mescolarle allo zucchero e ad un cucchiaino di scorza grattugiata di limone, metterle in padella e fiamma bassa e cuocerle per circa 30 minuti. Far raffreddare.

Confezione: dividere la frolla presa dal frigo in grandi pezzi e lavorarli brevemente con le mani per ammorbidirli. Stendere la frolla ad uno spessore di circa 4 mm, infarinando il piano di lavoro quando occorre. 

Con uno stampino o un bicchiere ricavarne dei cerchi.

Su metà di ciascun cerchio metter un cucchiaio di confettura e, non in tutti, una mandorla intera. Piegare a metà e sigillare bene i bordi.

Cuocere in forno già caldo a 180° per circa 12-15 minuti, i bordi devono leggermente colorire.

Se piace, spolverare di zucchero a velo.




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