Vino e Parmigiano

Vino e Parmigiano




Pomeriggio al Fidenza Village. No, niente shopping questa volta. Sono sempre alla ricerca di occasioni che mi offrano la possibilità di approfondire il mondo del Cibo, e scopro che nel cuore di questo villaggio dedicato allo shopping nell’ambito dell’eccellenza nel mondo della moda, si cerca di puntare i fari su un'altra eccellenza italiana e territoriale, il mondo appunto del cibo e del vino. È una prima esperienza e io amo le prime. In esse è concentrato un misto di tensione, emozione e fierezza che ben fa a chi partecipa. L’avvenimento nasce dalla direzione del Centro, in una scelta lungimirante che propone un Village che va oltre lo shopping e diventa occasione di incontri capaci di costruire una bellezza totale della persona che vi fa visita.

La sede è quella di Parma Menù, della famiglia Carpanese. Radici in una bottega degli anni ‘60, sguardo volto a far cultura attraverso la gastronomia.  L’evento è una degustazione di Parmigiano Reggiano del caseificio Gennari, in abbinamento ai vini della tenuta Oinoe di Traversetolo (Pr). Il pomeriggio si dipana in un racconto che svela poco alla volta come dietro ogni prodotto, ci siano persone che da esso sono rimaste affascinate e ad esso dedicano tempo e ricerca. Introduce e accompagna queste narrazioni, il prof. Paolo Tegoni, docente di enogastronomia in diverse università italiane, presidente dell’Associazione Gastronomi Professionisti.

Il vino proposto viene narrato da Andrea Ferrari, vignaiolo, produttore e ricercatore, parte integrante del territorio e della cantina di cui racconta. Ha scommesso sulle potenzialità del terroir dei Colli di Parma, sulla loro possibilità di produrre vini non solo leggeri e frizzanti ma anche vini fermi, importanti, capaci di resistere al tempo e di trovare in esso l’opportunità di continuare ad evolvere e stupire.

Il Parmigiano proviene dal caseificio Gennari di Collecchio (Pr), casari dal ’53. Investono in forme di Parmigiano che vanno oltre i 24 mesi canonici, per spingersi verso stagionature di 70 e 90, come quelli in degustazione.

Gli abbinamenti proposti vogliono essere abbinamenti d’amore dove le diverse stagionature di Parmigiano e i vini proposti, stiano bene insieme, senza sovrapporsi l’uno all’altro. Bellissima immagine.

Con il Parmigiano 24 mesi assaggiamo Sabitu, una Malvasia di Candia, aromatica, fresca.




Con il Parmigiano 70 mesi assaggiamo Rea, sempre una Malvasia di Candia, ferma, con un leggero appassimento delle uve, proveniente dai vigneti più vecchi della tenuta.




Con il Parmigiano 90 mesi, morbido come il fratello più giovane, viene proposto Cerioli brut, metodo classico.



 

No, non occorre andare in Francia per degustare un grande vino. Lo fanno proprio qui, vicino a noi.





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